Sono stati confrontati gli effetti del trattamento di mantenimento con Risperidone ( Risperdal ) con quelli dell’interruzione del trattamento nei bambini e negli adolescenti che manifestano disturbi da comportamento dirompente.
I pazienti con disturbi da comportamento dirompente ( 5-17 anni ), che hanno risposto al trattamento con Risperidone per 12 settimane sono stati assegnati in modo casuale a 6 mesi di trattamento in doppio cieco con Risperidone o con placebo.
La misura di efficacia primaria era rappresentata dalla recidiva dei sintomi, definita come deterioramento sostenuto alla scala di gravità della Clinical Global Impression ( ÷2 punti ) o alla sottoscala riguardante il problema di condotta del Nisonger Child Behavior Rating Form ( ÷7 punti ).
La misura di efficacia secondaria ha incluso le percentuali di interruzione dovuta a episodi di recidiva dei sintomi, sintomi del disturbo da comportamento dirompente e funzione generale.
Il dosaggio del Risperidone è stato calibrato sul peso: pazienti con meno di 50kg, 0.25-0.75mg/die; pazienti con 50kg o più, 0.5-1.5mg/die.
Il trattamento è stato iniziato da 527 pazienti; di questi 335 sono stati assegnati in modo casuale alla fase di mantenimento.
Il tempo alla recidiva dei sintomi è risultato significativamente maggiore nei pazienti che hanno continuato il trattamento con Risperidone rispetto a quelli che sono passati al placebo.
Episodi di recidiva dei sintomi nel 25% dei pazienti è stata riscontrata dopo 119 giorni di trattamento con Risperidone e dopo 37 giorni con il placebo.
Anche le misure di efficacia secondaria hanno favorito il Risperidone rispetto al placebo.
Il peso è aumentato nelle prime 12 settimane di trattamento, con successiva stabilizzazione.
Questo è il primo studio clinico controllato con placebo, che ha confrontato la terapia di mantenimento rispetto all’interruzione del trattamento nei pazienti con disturbo da comportamento dirompente.
I pazienti che rispondono al trattamento iniziale con Risperidone potrebbero trarre beneficio dalla continuazione della terapia nel lungo periodo. ( Xagena2006 )
Reyes M et al, Am J Psychiatry 2006; 163: 402-410
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