Uno studio ha cercato di verificare se l’essere frequentemente oggetti di atti di bullismo durante l'infanzia possa aumentare la probabilità di autolesionismo nella prima adolescenza, e se è possibile identificare i bambini vittime di bullismo a più alto rischio di autolesionismo.
Lo studio longitudinale Enviromental Risk ( E-Risk ) su una coorte britannica di 1.116 coppie di gemelli nati nel 1994-1995 ( 2.232 bambini ) in Inghilterra e Galles ha coinvolto e valutato i bambini a 5, 7, 10 e 12 anni di età.
Le principali misure di esito erano i rischi relativi di comportamento autolesionistico dei bambini nei 6 mesi prima del loro 12° compleanno.
I dati sull’autolesionismo erano disponibili per 2.141 bambini.
Tra i bambini di 12 anni che si erano autoinflitti ferite ( 2.9%, n=62 ), più della metà erano state vittime di bullismo frequente ( 56%, n=35 ).
L'esposizione a frequente bullismo ha predetto più alti tassi di autolesionismo, anche dopo che i problemi pre-morbosi emotivi e comportamentali dei bambini, basso QI, e i rischi di tipo ambientale della famiglia sono stati presi in considerazione ( atti di bullismo riportati dalla madre: rischio relativo 1.92; atti di bullismo riportati dal bambino: 2.44 ).
Il gemello vittima di bullismo ha presentato più alta probabilità di compiere autolesionismo, rispetto al fratello gemello che non ne era stato vittima ( atti di bullismo riportati dalla madre: 13/162 vs 3/162, ratio=4.3; atti di bullismo riportati dal bambino: 12/144 vs 7/144, ratio=1.7 ).
Rispetto ai bambini vittime di bullismo che non hanno compiuto autolesionismo, i bambini vittime di bullismo che si sono autoinflitti ferite si distinguevano per una storia familiare di tentato o completato suicidio, problemi concomitanti di salute mentale, e una storia di maltrattamenti fisici da parte di un adulto.
In conclusione, la prevenzione degli atti di autolesionismo non-suicidario in giovani adolescenti dovrebbe concentrarsi su come aiutare i bambini vittime di bullismo ad affrontare in modo più appropriato la propria angoscia.
I programmi di prevenzione dovrebbero avere come obiettivo i bambini con ulteriori problemi di salute mentale, con una storia familiare di suicidio tentato o completato, oppure maltrattati da un adulto. ( Xagena2012 )
Fisher HL et al, BMJ 2012; 344: e2683
Psyche2012