Sebbene gli antipsicotici siano stati utilizzati empiricamente per prevenire lo sviluppo del delirio post-operatorio, non è stata trovata alcuna prova a sostegno del loro uso.
È stata condotta una revisione sistematica e una meta-analisi per chiarire la loro efficacia e tollerabilità nei pazienti chirurgici.
Sono stati selezionati gli studi controllati randomizzati fino a febbraio 2013 che hanno confrontato l’uso profilattico di antipsicotici con placebo in pazienti chirurgici.
Sono stati analizzati il rapporto di rischio ( RR ), il numero necessario da trattare ( NNT ) e la differenza media standardizzata.
Sono stati esaminati 6 studi ( 3 con Aloperidolo [ Haldol, Serenase ], 1 con Olanzapina [ Zyprexa ] e 2 con Risperidone [ Risperdal ] ), con 1.689 pazienti chirurgici.
I risultati hanno mostrato una significativa efficacia nel ridurre la comparsa di delirio ( RR=0.50, P=0.0003; NNT=7, P=0.001, 6 studi ).
L’analisi di sensitività ha mostrato che gli antipsicotici di seconda generazione sono stati superiori al placebo ( RR=0.36, P minore di 0.00001; NNT=4, P minore di 0.00001 ), mentre Aloperidolo non è riuscito a dimostrare la sua superiorità rispetto al placebo.
Non ci sono state differenze statisticamente significative tra i gruppi nella gravità del delirio, nel tasso di interruzione degli studi o nei tassi di diversi eventi avversi.
In conclusione, i risultati hanno indicato che gli antipsicotici di seconda generazione sono più vantaggiosi rispetto al placebo per prevenire l'incidenza di delirio.
Tra i pazienti che hanno sviluppato delirio, la gravità del delirio stesso non si è ridotta in coloro che hanno ricevuto antipsicotici profilattici. ( Xagena2013 )
Hirota T, Kishi T, J Clin Psychiatry 2013; 74: e1136-e1144
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