Nonostante il trattamento con inibitori selettivi della ricapitazione della serotonina ( SSRI ), molti pazienti che soffrono di depressione non vanno incontro a remissione della malattia.
L’aggiunta di un intervento noradrenergico nei pazienti scarsamente responsivi agli SSRI, può migliorare l’outcome ( esito ). Tuttavia esistono pochi studi che abbiano verificato questa ipotesi.
Ricercatori del Lilly Research Laboratories hanno studiato i pazienti con disturbo depressivo maggiore in trattamento con Sertralina ( Zoloft ) fino a dosaggi di 200 mg/die.
I pazienti che hanno continuato a presentare segni e sintomi depressivi ( n=146 ) dopo 8 settimane di trattamento con Sertralina sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Atomoxetina ( Strattera ) 40-120 mg/die, oppure placebo, in aggiunta alla Sertralina per ulteriore 8 settimane.
Dopo 8 settimane, non è stata riscontrata nessuna differenza tra i gruppi di trattamento nel cambiamento medio della gravità dei sintomi o della proporzione dei pazienti che sono andati in remissione ( Sertralina/Atomoxetina: 40.3% versus Sertralina/placebo: 37.8%; p=0.865 ).
Anche le analisi secondarie, che hanno esaminato i sottogruppi con miglioramenti sintomatologici, ma che non hanno raggiunto la remissione ( responder parziali ), e quelli con ridotto o nessun miglioramento ( non-responder ) non hanno mostrato nessun effetto da parte dell’Atomoxetina.
Non sono state osservate differenze tra i gruppi riguardo al numero dei pazienti che hanno interrotto lo studio a causa del presentarsi degli effetti indesiderati.
Lo studio ha mostrato che l’aggiunta di Atomoxetina alla Sertralina nei pazienti depressi con sintomi persistenti non ha prodotto miglioramenti nella risposta, rispetto al placebo.( Xagena2007 )
Michelson D et al, J Clin Psychiatry 2007 ; 68 : 582-587
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