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Maltrattamento infantile e autolesionismo non-suicidario


L'autolesionismo non-suicida viene sempre più riconosciuto come una preoccupazione di salute pubblica di primo piano.
L'identificazione di fattori di rischio precoci e modificabili è necessaria per far progredire gli sforzi di screening e intervento, in particolare l'individuazione precoce di soggetti a rischio.

È stato esaminato il maltrattamento infantile, compresi i suoi sottotipi specifici, in relazione all'autolesionismo non-suicidario.

È stata condotta una metanalisi completa del maltrattamento infantile ( in generale, abuso sessuale, abuso fisico e negligenza, abuso emotivo e negligenza ) in associazione con l'autolesionismo non-suicida

Sono stati esaminati articoli pertinenti pubblicati fino alla fine del settembre 2017, e sono state identificate 71 pubblicazioni che soddisfacevano i criteri di ammissibilità.

Il maltrattamento generale dell'infanzia è risultato associato ad autolesionismo non-suicidario ( odds ratio, OR=3.42 ) e le dimensioni dell'effetto per i sottotipi di maltrattamento sono variate da 1.84 per la negligenza emotiva infantile a 3.03 per l'abuso emotivo infantile.

Tra i vari sottotipi di maltrattamento, sono state trovate associazioni più forti con l'autolesionismo non-suicida in campioni non-clinici.

Ad eccezione della negligenza emotiva infantile, il maltrattamento infantile e i suoi sottotipi sono associati ad autolesionismo non-suicida.
Lo screening della storia del maltrattamento infantile nelle valutazioni del rischio di autolesionismo non-suicidario potrebbe avere un particolare valore in contesti comunitari ed è pertanto giustificata una maggiore attenzione all’abuso emotivo infantile. ( Xagena2018 )

Liu RT et al, Lancet Psychiatry 2018; 5: 51-64

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