Il consumo frequente di bevande zuccherate, in particolare bevande dietetiche, è stato associato a un più alto rischio di depressione tra gli anziani.
Il caffè, tuttavia, è stato trovato essere associato a un rischio di depressione leggermente inferiore.
Ricercatori dei National Institutes of Health ( NIH ) hanno esaminato la relazione tra depressione e consumo di bevande dolcificate, caffè e tè, su 263.925 anziani degli Stati Uniti.
Le diagnosi di depressione a partire dal 2000 erano state auto-riferite, e il consumo di bevande è stato valutato nel periodo 1995-1996.
Gli adulti che avevano bevuto almeno quattro lattine o bicchieri al giorno di bevande gassate avevano una maggiore probabilità di sviluppare la depressione rispetto a quelli che non avevano bevuto queste bevande ( odds ratio, OR=1.30 ).
Coloro che avevano bevuto succo di frutta avevano una maggiore probabilità di sviluppare depressione ( OR=1.38 ).
Gli adulti che invece avevano bevuto caffè avevano una minore probabilità di sviluppare la depressione rispetto a quelli che non bevevano caffè ( OR=0.91 ).
Ulteriori analisi hanno indicato che il rischio di depressione era più alto per gli adulti che avevano bevuto bevande gassate dietetiche ( OR=1.31 ) rispetto alle bevande gassate tradizionali ( OR=1.22 ).
Osservazioni simili sono state fatte per succhi di frutta mista dietetici ( OR=1.51 ) versus succhi di frutta mista tradizionali ( OR=1.08 ) e tè freddo zuccherato dietetico ( OR=1.25 ) versus tè freddo tradizionale ( OR=0.94 ).
Dalla ricerca è emerso che la riduzione dell’assunzione di bevande zuccherate dietetiche o la loro sostituzione con il caffè non zuccherato può aiutare a diminuire il rischio di stati depressivi. ( Xagena2013 )
Fonte: American Academy of Neurology, 2013
Psyche2013