Uno studio ha fornito ulteriori evidenze che non ci sia alcuna connessione tra il vaccino contro il morbillo, la parotite, la rosolia e l'autismo, anche nei bambini con altri fattori di rischio per questa condizione.
Il legame ipotizzato tra il vaccino del morbillo, della parotite, della rosolia ( MMR ) e l'autismo continua a destare preoccupazione, e induce alcune persone a non accettare il vaccino quasi due decenni dopo il controverso e successivamente ritirato documento pubblicato su The Lancet nel 1998, nonostante che gli studi osservazionali non siano stati in grado di identificare un aumento del rischio di autismo dopo la vaccinazione MMR.
Lo scetticismo nei confronti dei vaccini è stato riconosciuto dall'OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanità ) come una delle prime 10 minacce alla salute globale nel 2019.
I casi di morbillo sono aumentati del 30% a livello mondiale.
Uno studio ha valutato l'associazione tra vaccino MMR e autismo in una coorte più recente e più ampia di bambini della Danimarca per un periodo di tempo più lungo.
Sono stati studiati 657.461 bambini nati in Danimarca tra il 1999 e il 2010. I partecipanti sono stati seguiti dall'età di 1 anno fino al 31 agosto 2013.
Sono stati esaminati i dati sulla vaccinazione MMR, diagnosi di autismo, altri vaccini per l'infanzia, storia familiare di autismo e fattori di rischio di autismo.
L'autismo è stato diagnosticato in 6.517 soggetti ( tasso di incidenza, 129.7 per 100.000 anni-persona ).
L'hazard ratio ( HR ) per l'autismo completamente aggiustato è stato pari a 0.93 ( IC 95%, 0.85-1.02 ) nei bambini vaccinati con vaccino MMR, rispetto ai bambini non-vaccinati con MMR.
Inoltre, non vi è stato alcun aumento del rischio di autismo associato alla vaccinazione MMR in sottogruppi di bambini con storia familiare di autismo, fattori di rischio autistici o altre vaccinazioni infantili, o durante determinati periodi di tempo dopo la vaccinazione.
Lo studio seguente studio aveva un significativo potere statistico, ed ha preso in esame sottogruppi suscettibili e clustering di casi. ( Xagena2019 )
Fonte: Annals of Internal Medicine, 2019
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