Il trauma infantile sembra essere un importante fattore di rischio per la sindrome da fatica cronica.
L’evidenza che origina dalle neuroscienze dello sviluppo suggerisce che le esperienze dell’infanzia hanno un ruolo fondamentale nella programmazione dello sviluppo dei sistemi regolatori implicati nella patofisiologia della sindrome da fatica cronica, incluso l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene.
Tuttavia, il contributo del trauma infantile alla disfunzione neuroendocrina nella sindrome da fatica cronica rimane ignoto.
Un gruppo di Ricercatori statunitensi ha condotto uno studio per confermare la relazione tra trauma infantile e rischio di sindrome da fatica cronica e per valutare l’associazione tra trauma infantile e disfunzione neuroendocrina.
Lo studio caso-controllo ha interessato 113 persone con sindrome da fatica cronica e 124 controlli identificati da un campione della popolazione generale di 19.381 adulti residenti in Georgia, negli Stati Uniti.
Le principali misure di esito erano le informazioni riportate dagli stessi soggetti su traumi infantili ( abusi sessuali, fisici ed emozionali; abbandono emozionale e fisico ), psicopatologia ( depressione, ansia e disturbi da stress post-traumatico ) e risposta del cortisolo salivare al risveglio.
I soggetti con sindrome da fatica cronica hanno mostrato livelli significativamente più alti di traumi infantili e sintomi psicopatologici rispetto ai soggetti di controllo.
L’esposizione al trauma infantile è stata associata a un aumento del rischio di sindrome da fatica cronica di 6 volte. L’abuso sessuale, quello emozionale e l’abbandono emozionale sono risultati i fattori più efficaci per discriminare i casi di sindrome da fatica cronica dai controlli.
È stata osservata una relazione tra i livelli di esposizione e il rischio di sindrome da fatica cronica.
Questo rischio trasmesso dal trauma infantile è ulteriormente aumentato dalla presenza di sintomi da disturbo da stress post-traumatico.
Solo i soggetti con sindrome da fatica cronica e con esposizione a trauma infantile, ma non quelli con sindrome da fatica cronica e senza esposizione, hanno mostrato concentrazioni inferiori di cortisolo salivare dopo il risveglio rispetto ai soggetti di controllo.
In conclusione, questi risultati confermano che il trauma infantile rappresenta un importante fattore di rischio per la sindrome da fatica cronica.
Inoltre, la disfunzione neuroendocrina tipica della sindrome da fatica cronica, sembra essere associata a trauma infantile. ( Xagena2009 )
Heim C et al, Arch Gen Psychiatry 2009; 66: 72-80
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