La dipendenza da Cocaina è associata a grave morbilità medica, psichiatrica e sociale, ma negli Stati Uniti non esiste una terapia approvata per il trattamento di questa condizione.
L’antiepilettico atipico Vigabatrin ( Acido gamma-vinil gamma-aminobutirrico [ Gamma-Vinil-GABA ]; Sabril ) ha mostrato risultati promettenti in studi su modelli animali e in studi clinici in aperto.
I Ricercatori della New York University School of Medicine negli Stati Uniti, hanno valutato l’efficacia di Vigabatrin per l’astinenza da cocaina a breve termine in soggetti con dipendenza da cocaina.
I partecipanti erano persone che facevano uso attivo di Cocaina e avevano una storia di dipendenza da Cocaina.
I soggetti sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere una dose fissa di Vigabatrin ( n=50 ) o placebo ( n=53 ) in uno studio in doppio cieco della durata di 9 settimane seguito da un follow-up di valutazione di 4 settimane.
L’endpoint primario era l’astinenza totale per le 3 ultime settimane dello studio.
L’astinenaza totale alla fine dello studio è stata raggiunta da 14 pazienti trattati con Vigabatrin ( 28% ) versus 4 nel gruppo placebo ( 7.5% ).
Dodici persone nel gruppo Vigabatrin e 2 in quello placebo hanno mantenuto l’astinenza durante il periodo osservazionale.
Il tasso di ritenzione è stato del 62% nel braccio Vigabatrin versus 41.5% nel braccio placebo.
Tra le persone che avevano riferito un consumo di alcol prima dello studio, Vigabatrin, rispetto a placebo, è risultata associata a una maggiore astinenza totale da alcol alla fine dello studio ( 43.5% versus 6.3% ).
Non sono state osservate differenze tra i 2 gruppi riguardo al desiderio di droga, umore depresso, ansia o punteggi Clinical Global Impression, e non sono emerse differenze tra i gruppi negli eventi avversi.
In conclusione, i risultati di questo primo studio randomizzato, in doppio cieco, placebo-controllato sono a sostegno dell’efficacia e della sicurezza del trattamento a breve termine con Vigabatrin per la dipendenza da Cocaina. ( Xagena2009 )
Brodie JD et al, Am J Psychiatry 2009; 166: 1269-1277
Psyche2009 Farma2009