I risultati di un’analisi di due importanti studi clinici, hanno dimostrato che i pazienti con disturbo bipolare di tipo I, che ricevono un trattamento a lungo termine con Quetiapina ( Seroquel ), associato ad uno stabilizzatore dell’umore, presentano una probabilità significativamente ridotta di andare incontro a disturbi dell’umore ( episodi maniacali, misti o depressivi ), rispetto ai pazienti trattati solo con stabilizzatori dell’umore.
La nuova analisi è basata sui risultati aggregati di 2 studi di ampie dimensioni, che hanno studiato il tempo alla recidiva di episodi di disturbo dell'umore nei pazienti con disturbo bipolare di tipo I.
Dopo un periodo di run-in, 1334 pazienti sono stati assegnati in modo casuale al trattamento di mantenimento con Quetiapina ( 400-800 mg/die ) assieme al Litio o al Divalproex, oppure al placebo in combinazione con il Litio o con il Divalproex, fino a 104 settimane.
Il trattamento di combinazione con Quetiapina ha prodotto una riduzione significativa del 70% del rischio di recidiva rispetto al gruppo placebo associato a Litio o a Divalproex ( HR= 0,30; PUn numero inferiore di pazienti nel gruppo Quetiapina ha presentato disturbo dell’umore ( 19,3% versus 50,4% nel gruppo placebo ).
La riduzione del rischio di recidiva degli episodi era simile sia per gli eventi maniacali che depressivi.
Il trattamento a lungo termine con Quetiapina è risultato ben tollerato.
Gli effetti avversi più comuni nei pazienti trattati con l’antipsicotico assieme ad uno stabilizzatore dell’umore durante la fase di trattamento randomizzato sono stati: cefalea, nasofaringite ed infezioni del tratto respiratorio superiore; i più comuni effetti avversi durante la fase di stabilizzazione in aperto sono stati: sedazione, sonnolenza, secchezza della fauci. ( Xagena2008 )
Fonte: 3rd Biennial Conference of the International Society for Bipolar Disorders ( ISBD ), 2008
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