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Depressione ed ansia: una patologia clinicamente rilevante


I disturbi depressivi, che comprendono la depressione maggiore e la distimia, sono malattie gravemente invalidanti. Si calcola che una persona su cinque soffrirà di un disturbo del tono dell'umore nell' arco della sua esistenza. Attualmente in Italia soffrono di depressione circa 3 milioni di persone, e una donna su quattro e un uomo su dieci ne sono colpiti nel corso della vita. Nonostante l'elevata incidenza, la depressione è una delle malattie più misconosciute e sottovalutate. Un medico di medicina generale che vede una media di 40 pazienti al giorno può prevedere di individuare un disturbo d' ansia e/o di depressione in almeno otto di loro, e di non riconoscere l' esistenza di sintomi della stessa natura in almeno altrettanti. Uno studio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha esaminato 25.000 soggetti presentatisi con problemi di salute in 15 ambulatori di medicina generale di 14 diverse nazioni, 5.500 dei quali sono stati selezionati e sottoposti ad ulteriori accertamenti psichiatrici. Un quarto di questi pazienti soffriva di un disturbo psichiatrico clinicamente rilevante e un ulteriore 9% presentava una sintomatologia sotto soglia. Le patologie più frequentemente
rilevate erano la depressione (10%), il disturbo d'ansia generalizzata (8%) o l'abuso di bevande alcoliche (3%).
Una prevalenza così elevata di depressione ed ansia nei pazienti trattati in medicina generale impone al medico di base un ruolo da protagonista nel controllo di queste forme e di psicopatologia. Secondo l 'OMS, la depressione maggiore occupava nel 1990 il quarto posto fra le cause di disabilità e sarà presto seconda solo alle patologie cardiovascolari . Inoltre, la depressione aggrava decorso e prognosi delle malattie cardiache e nell ' anziano, anche quando presente in forma lieve, riduce la reattività generale ad eventuali patologie associate e abbrevia l' aspettativa di vita .

Fonte : BIF Gen-Feb 2001


( Xagena2001 )


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