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CATIE schizophrenia trial: i risultati


Lo studio CATIE ( Clinical Antipsychotic Trials for Intervention Effectiveness ) Schizophrenia Trial è stato disegnato con l’obiettivo di esaminare gli antipsicotici di seconda generazione, la loro efficacia rispetto ad un antipsicotico di prima generazione come la Perfenazina ( Mutabon ).

Gli antipsicotici atipici presi in considerazione sono stati: Olanzapina ( Zyprexa ), Quetiapina ( Seroquel ), Risperidone ( Risperdal ) e Ziprasidone ( Gedeon ).

La principale misura dell’outcome primario, il tempo alla sospensione, è stata considerata un indice di efficacia ed è risultato notevolmente breve; solo il 26% dei soggetti ha completato lo studio di 18 mesi con il farmaco con il quale aveva iniziato.

I soggetti che avevano ricevuto l’Olanzapina hanno presentato un leggermente più lungo tempo alla sospensione.
Sulla base di questo singolo criterio, l’Olanzapina ha mostrato una maggiore efficacia rispetto ad altri farmaci, nonostante la sua associazione con significativi disturbi metabolici, soprattutto guadagno di peso.

La Perfenazina in modo inaspettato ha mostrato livelli comparabili di efficacia e non ha prodotto una maggiore incidenza di effetti indesiderati extrapiramidali, rispetto ad altri farmaci.

Nonostante un modesto aumento di prolattinemia, il Risperidone è stato l’antipsicotico meglio tollerato.

Lo Ziprasidone era associato a perdita di peso e ad un favorevole impatto sulla lipidemia e sulla glicemia.

Nella fase 2, la Clozapina ( Clozaril, Leponex ) ha dimostrato una migliore efficacia rispetto ad altri antipsicotici di seconda generazione, per i soggetti che avevano sospeso l’assunzione del farmaco a causa dell’efficacia nella Fase 1.

Miglioramenti a livello cognitivo sono risultati modesti tra tutti i farmaci utilizzati durante la Fase 1, e la Perfenazina non era meno efficace nel migliorare la performance cognitiva rispetto ai farmaci antipsicotici di seconda generazione. ( Xagena2007 )

Manscherck TC, Boshes RA, Har Rev Psychiatry 2007; 15: 245-258


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