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Antagonista del fattore di necrosi tumorale: Infliximab per la depressione resistente al trattamento


L’aumento delle concentrazioni di biomarcatori infiammatori anticipano una non-risposta antidepressiva e le citochine infiammatorie possono sabotare e aggirare i meccanismi di azione degli antidepressivi tradizionali.

L’obiettivo di uno studio è stato quello di verificare se la inibizione della citochina infiammatoria fattore di necrosi tumorale ( TNF ) sia in grado di ridurre i sintomi depressivi nei pazienti con depressione resistente al trattamento e se un aumento dei biomarcatori infiammatori plasmatici basali, tra cui proteina C-reattiva ad alta sensibilità ( hs-CRP ), TNF e i suoi recettori solubili, possa predire la risposta al trattamento.

Uno studio clinico in doppio cieco randomizzato, controllato con placebo, svolto presso la Emory University di Atlanta ( Georgia; Stati Uniti ), ha coinvolto 60 pazienti clinicamente stabili con depressione maggiore che erano in cura con un regime antidepressivo ( n=37 ) o non assumevano farmaci ( n=23 ) da 4 settimane o più e che erano moderatamente resistenti al trattamento, come determinato dai criteri del Massachusetts General Staging Hospital.

Sono state effettuate tre infusioni di antagonista del TNF Infliximab ( Remicade ) ( 5 mg/kg ) ( n=30 ) oppure placebo ( n=30 ) al basale e alle settimane 2 e 6 di uno studio di 12 settimane. Gli esiti principali sono stati i punteggi sulla Hamilton Scale for Depression ( HAM-D ) a 17-item.

Non è stata trovata alcuna differenza complessiva nei cambiamenti dei punteggi HAM-D tra i gruppi di trattamento nel tempo.
Tuttavia, vi è stata una significativa interazione tra il trattamento, il tempo e la concentrazione basale log di hs-CRP ( P=0.01 ), con variazione dei punteggi HAM-D ( dal basale alla settimana 12 ) a favore dei pazienti trattati con Infliximab con una concentrazione basale di hs-CRP superiore a 5 mg/L e a favore dei pazienti trattati con placebo con una concentrazione basale di hs-CRP di 5 mg/L o meno.

Analisi esplorative concentratesi sui pazienti con una concentrazione basale di hs-CRP superiore a 5 mg/L hanno rivelato una risposta al trattamento ( riduzione del 50% o più del punteggio HAM-D in qualsiasi momento durante il trattamento ) del 62% ( 8 su 13 pazienti ) nei pazienti trattati con Infliximab versus 33% ( 3 su 9 pazienti ) nei pazienti trattati con placebo ( P=0.19 ).

Le concentrazioni basali di TNF e dei suoi recettori solubili sono risultate significativamente più alte nei responder rispetto ai non-responder trattati con Infliximab ( P minore di 0.05 ) e i responder trattati con Infliximab hanno mostrato diminuzioni significativamente maggiori di hs-CRP dal basale alla settimana 12 rispetto ai responder trattati con placebo ( P minore di 0.01 ).

I drop-out e gli eventi avversi sono stati limitati e non differivano tra i due gruppi.

Questo studio proof-of-concept ha indicato che l’antagonismo verso il TNF non ha efficacia generalizzata nella depressione resistente al trattamento, ma può migliorare i sintomi depressivi nei pazienti con biomarcatori infiammatori elevati al basale. ( Xagena2013 )

Raison CL et al, JAMA Psychiatry 2013; 70: 31-41

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